10 Novembre 2025
Comunicati RegionaliNews

CAMPANELLI D’ALLARME NELLE RELAZIONI TOSSICHE: COME RICONOSCERLI

Roma. Con il termine relazione tossica si intendono tutti quei tipi di relazione (sentimentali, amicali, familiari o di lavoro) che presentano delle dinamiche interne disfunzionali le quali mirano a colpire l’autostima della persona che viene identificata come vittima. Sebbene ad un occhio esterno queste dinamiche possano sembrare ovvie, quando ci si trova coinvolti in una di queste situazioni è molto difficile saper riconoscere i campanelli d’allarme che stanno ad indicare una potenziale relazione tossica. In generale si parla di atteggiamenti e comportamenti che mirano a sminuire ed annullare l’altra persona con l’obiettivo di predominare su di essa e di lederne la dignitĂ  personale. Uno dei primi campanelli d’allarme è la manipolazione emotiva. Quando il partner usa sensi di colpa, minacce velate o colpevolizza sistematicamente, si crea un clima di insicurezza e ansia costante. La psicologa Susan Forward (1997) evidenzia come la manipolazione sia spesso sottile all’inizio, rendendo difficile per la vittima identificare il problema. Altro segnale importante è la mancanza di rispetto dei confini. Una persona tossica tende a ignorare le esigenze dell’altro, invadendo la privacy, controllando le attivitĂ  o imponendo decisioni. Questo atteggiamento può evolvere in comportamenti piĂą gravi, come il controllo coercitivo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della SanitĂ , il controllo e l’abuso psicologico sono tra le principali forme di violenza nelle relazioni intime. Il ciclo di alti e bassi emotivi è un’altra spia. Il partner può alternare affetto e critiche, generando dipendenza emotiva e confusione. Questo schema è spesso definito dagli psicologi come ciclo di rinforzo intermittente (Skinner 1953; Forward 1997), e può rendere difficile uscire dalla relazione. Infine, segnali concreti includono isolamento sociale, costante critica distruttiva, gelosia eccessiva e umiliazioni pubbliche o private. Anche se possono sembrare episodi sporadici, la loro frequenza e ripetitivitĂ  è ciò che li rende pericolosi per la salute psicologica. Riconoscere questi segnali non significa condannare automaticamente la relazione, ma permette di agire: parlare con amici fidati, consultare un professionista e stabilire limiti chiari sono passi fondamentali per proteggersi. Come sottolinea Robin Stern (2007), psicologa del riconoscimento delle dinamiche tossiche, “la consapevolezza è la prima difesa contro l’influenza distruttiva di una relazione malsana”. Chi vive una relazione tossica può sviluppare ansia, depressione, bassa autostima, senso di colpa costante, difficoltĂ  a fidarsi degli altri, e persino disturbi del sonno o sintomi fisici legati allo stress. Questi effetti possono persistere anche dopo la fine della relazione, interferendo con il lavoro, le amicizie e le relazioni future. Quando ci si accorge dei segnali di una relazione tossica, il primo passo è parlare apertamente con qualcuno di fiducia: amici, familiari o un terapeuta possono offrire supporto e punti di vista preziosi. Allo stesso tempo, è importante ricalibrare le proprie aspettative, stabilire confini chiari e prendersi cura di sĂ©, mantenendo una routine sana, dormendo a sufficienza e dedicandosi ad attivitĂ  che portano piacere e benessere. Se invece ci si trova giĂ  immersi nella relazione e i danni emotivi iniziano a farsi sentire, è fondamentale cercare immediatamente supporto psicologico per elaborare l’esperienza e creare una rete di sicurezza composta da persone fidate. In questa fase diventa altrettanto importante lavorare sulla propria autostima e imparare a riconoscere i propri bisogni, anche dopo la separazione, così da poter ricostruire un equilibrio emotivo e recuperare fiducia nelle relazioni future. Il punto chiave è che il riconoscere il problema è giĂ  un primo passo verso la soluzione. La consapevolezza permette di interrompere il ciclo tossico e, con il tempo e il giusto supporto, di ricostruire un equilibrio emotivo e relazioni piĂą sane. Le relazioni tossiche lasciano tracce, ma non definiscono chi siamo. Riconoscerle, affrontarle e cercare aiuto è un atto di cura verso se stessi, e il primo passo per tornare a sentirsi liberi e sicuri. “Se sali sul treno sbagliato, scendi alla stazione successiva; piĂą a lungo rimani, piĂą costoso sarĂ  il viaggio di ritorno”

Per qualsiasi informazione in merito potete contattare il Dipartimento Salute e Benessere del SIM, chiamando al numero 3331829832 o scrivendo all’e-mail psicologiamilitare@simcarabinieri.cc

SIM CARABINIERI Dipartimento Salute e Benessere Responsabile

Dott.ssa Laura Seragusa Elisa De Cecco – Del Vecchio Claudia – Serena Vesigna – Thomas Urbani – Ilaria Lorini #maipiĂąsoli

Rispondi