Caso Ramy: condannato a 2 anni e 8 mesi l’amico Fares. Soddisfazione del SIM Carabinieri
Roma. Il SIM Carabinieri accoglie con soddisfazione la sentenza emessa dal Tribunale di Milano, che ha condannato l’imputato Fares a 2 anni e 8 mesi di reclusione, riconoscendo la responsabilità per il reato di resistenza a pubblico ufficiale in relazione alle pericolose manovre di fuga da lui poste in essere. Quelle stesse manovre, come tristemente noto, determinarono indirettamente la morte del giovane Ramy e misero in grave pericolo la vita di cittadini innocenti, oltre che quella dei militari impegnati nell’inseguimento. A seguito dell’incidente, le forze dell’ordine furono oggetto di pesanti accuse, spesso infondate e violente, che oggi appaiono del tutto smentite dagli esiti dell’indagine e della pronuncia giudiziaria. Il giudice ha inoltre disposto un risarcimento di 2.000 euro per ciascuno dei sei carabinieri coinvolti, riconoscendo la correttezza del loro operato e la piena legittimità dell’intervento effettuato nel rispetto della legge e della sicurezza pubblica. Questa sentenza rappresenta un importante precedente e conferma la necessità – più volte evidenziata dal SIM Carabinieri – di introdurre nel nostro ordinamento una specifica fattispecie di reato che punisca le condotte di fuga particolarmente pericolose, come quella per cui è stato condannato l’imputato. Una norma ad hoc permetterebbe di agevolare il riconoscimento di tali comportamenti in sede giudiziaria, contribuendo al tempo stesso a disincentivarli. Il SIM Carabinieri continuerà a sostenere con determinazione ogni iniziativa volta a tutelare l’operato dei militari e a garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
SIM CARABINIERI