8 Luglio 2025
Comunicati SIM CCNews

Caso Ramy, difendere chi ci difende: il SIM Carabinieri al fianco del collega indagato

Roma. Il SIM Carabinieri, nonostante la consulenza tecnica effettuata da parte dell’ing. Romaniello, che di fatto lasciava trasparire l’assenza di responsabilità concorsuale da parte del carabiniere per la morte del giovane Ramy,  apprende con stupore della richiesta della Procura di procedere alla chiusura indagini anche nei confronti del militare per omicidio stradale. L’auspicio è che l’autorità giudiziaria prenda atto in sede di memorie difensive ovvero di interrogatorio da parte del collega, della sua totale assenza di responsabilità e proceda al più presto con una richiesta di archiviazione. SIM Carabinieri auspica che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri pur nel rispetto delle decisioni giudiziarie faccia da “scudo” collocandosi a fianco e a sostegno di chi ogni giorno si pone al legittimo e doveroso inseguimento di chiunque, dopo aver commesso un crimine ovvero durante il suo compimento ovvero anche a prescindere da quest’ultimo, non ottemperi all’intimazione di fermarsi impostogli dalle forze di polizia, lanciandosi in pericolosissime manovre e mettendo a rischio l’incolumità di cittadini ed operatori. È davvero venuto il momento che l’intero Comando dell’Arma dei Carabinieri ed anche i vertici di tutte le altre forze di polizia facciano quadrato attorno a chi nel legittimo e doveroso adempimento del proprio dovere si trova ora nel tritacarne giudiziario e mediatico. Chiunque non intenda farlo e in maniera “cieca” voglia andare a radiografare in maniera microscopica ogni singolo momento ed ogni singolo frammento di quell’inseguimento, abbia anche il coraggio di mettersi una divisa addosso, di porsi alla guida di un’auto militare con sirene e lampeggianti accesi e mostri a tutti quanti quale sarebbe la condotta ideale a cui gli operatori dovrebbero attenersi. Siamo tutti straordinariamente curiosi di giudicare la loro prova d’azione e siamo tutti trepidanti dal voler salire in cattedra per puntargli il dito contro. SIM Carabinieri metterà le barricate in ogni sede, perché dietro la prima sigla sindacale militare d’Italia ci sono uomini e donne la cui dignità merita di essere tutelata e difesa senza alcuna esitazione.
SIM CARABINIERI

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