18 Aprile 2024
EditorialiNews

Giornata della memoria, “Ricordare è un dovere”

Meditare su quanto avvenuto è un dovere di tutti” cosi scriveva Primo Levi.
Ricordare lo sterminio di milioni di esseri umani sacrificati alla follia dell’olocausto nazista che, nella più brutale ideologia della razza suprema, sfociò nella pulizia etnica che dal 1933 al 1945 portò alla morte circa 15-17 milioni di persone ritenute inferiori per motivi politici e razziali. Fino a quel 27 gennaio del 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, mostrando al mondo intero le atrocità dei nazisti.

E, come Sindacato Militare, non possiamo non ricordare anche le migliaia di Carabinieri deportati ed uccisi in quegli anni ed il loro sacrificio in difesa della Patria e delle popolazioni.
I Tedeschi odiavano i Carabinieri e li temevano in quanto, da Salvo D’Acquisto alle Fosse Ardeatine, il sacrificio dei nostri valorosi militari aveva fatto comprendere ai nazisti e agli aderenti alla Repubblica Sociale Italiana che i Carabinieri difficilmente sarebbero venuti meno al giuramento di fedeltà al Re e all’Italia e, dunque, ritenuti inaffidabili, soprattutto a Roma, per il compimento del rastrellamento del ghetto ebraico. Solo nell’ottobre del 1943 più di 2000 Carabinieri furono deportati da Roma verso i campi di lavoro o internamento in Germania ed Austria, 620 non tornarono più. L’eroismo dei Carabinieri, il loro contributo alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione ed il sacrificio dei 2.735 caduti, dei 6.521 feriti e degli oltre 5 mila deportati, è stato riconosciuto dall’Italiano e dall’Arma con 723 ricompense individuali al Valor Militare, numerose al Valore e al Merito Civile e la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra che, nascosta negli scantinati del Museo Storico dell’Arma per sottrarla al nemico, fu poi restituita dopo la Liberazione di Roma alla Legione Allievi, dove da allora è custodita, sostituita poi nel 1947 da quella della Repubblica Italiana.

“Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con dignità.” Primo Levi

SIM CARABINIERI

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