“Estate, tempo di sole… e di leggende”: SIM Carabinieri torna sul mito (senza fondamento) del “terzo della forza”
Roma. Con l’arrivo dell’estate, insieme al caldo e alle zanzare, torna puntualmente anche una vecchia e ben nota leggenda: quella del “solo un terzo della forza può andare in ferie”. Un mito duro a morire, che rispunta con insistenza nei periodi estivi e durante le festività di Natale, Pasqua e Capodanno. Il SIM Carabinieri, recependo le numerose segnalazioni pervenute da ogni parte d’Italia, si vede costretto ancora una volta a intervenire su un tema che sembrava appartenere al folklore, ma che invece continua – inspiegabilmente – a trovare spazio in alcune realtà operative. Diciamolo chiaramente: non esiste alcuna norma, circolare o disposizione ufficiale – inclusa la nota pubblicazione C14 che disciplina le licenze – che preveda il famoso “vincolo di un terzo”. Eppure, in alcuni casi, questo limite viene usato per negare un diritto costituzionalmente garantito: quello al godimento delle ferie. In un’Arma dei Carabinieri che oggi si muove con decisione verso il benessere del personale come strumento di maggiore efficienza del servizio, è quantomeno anacronistico richiamarsi a “tradizioni” mai formalizzate. È tempo di superare queste interpretazioni fantasiose e restituire alla normativa il suo vero volto: quello della tutela della persona e del bilanciamento tra esigenze di servizio e diritti individuali. Il SIM Carabinieri, attraverso i propri dirigenti presenti capillarmente sul territorio nazionale, sta monitorando puntualmente la situazione al fine di rappresentarla al Comando Generale con dati certi e documentati. L’obiettivo è chiaro: porre una definitiva pietra tombale su questa leggenda estiva che – come ogni leggenda – appartiene al passato, non al presente dell’Arma. I tempi sono maturi. Il diritto non è un favore. Il SIM Carabinieri è, come sempre, dalla parte dei colleghi.
SIM CARABINIERI