Ritardi nei rimborsi delle missioni estere: il SIM Carabinieri sollecita un intervento
Gorizia. Partire in missione all’estero significa assumersi responsabilità rilevanti, affrontare contesti complessi e rappresentare lo Stato con professionalità e spirito di sacrificio. A questo impegno, tuttavia, si accompagna oggi una criticità che non può essere sottovalutata: i rimborsi per le spese sostenute dai militari arrivano con tempi eccessivamente lunghi. Il SIM Carabinieri esprime profonda preoccupazione per la situazione che coinvolge numerosi colleghi impiegati presso le Sedi Diplomatiche. In molti casi i militari devono anticipare personalmente somme consistenti – spesso di migliaia di euro – per coprire costi essenziali quali vitto, alloggio e trasporti. Questi ritardi incidono in modo significativo sulla gestione economica dei singoli e delle loro famiglie, generando un evidente squilibrio: da un lato i Carabinieri garantiscono la propria presenza in scenari delicati e strategici; dall’altro si trovano a dover sostenere oneri economici che dovrebbero essere gestiti con procedure più rapide e adeguate. Per tali motivi, il SIM Carabinieri ritiene indispensabile l’apertura immediata di un tavolo di confronto tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e le Autorità Militari competenti, al fine di individuare soluzioni concrete. L’introduzione di procedure snelle e tempi certi di rimborso rappresenterebbe un passo fondamentale per garantire serenità ai militari e alle loro famiglie, restituendo piena dignità al servizio reso in ambito internazionale. Il rispetto delle donne e degli uomini in uniforme passa anche dalla tutela delle loro condizioni di vita, affinché l’impegno quotidiano a favore dello Stato non si trasformi in un ulteriore peso personale ed economico.
SIM Carabinieri Segreteria Provinciale 13° Gorizia