14 Giugno 2025
Comunicati SIM CCNews

Omicidio Legrottaglie, indagati i due poliziotti che hanno sparato ai banditi. SIM Carabinieri: “basta agli atti dovuti”

Brindisi. Hanno appena ricevuto un avviso di garanzia per omicidio colposo i due poliziotti che hanno sparato ai banditi di Brindisi, a loro volta responsabili dell’omicidio del Brigadiere Capo Carlo LEGROTTAGLIE. Da fonti della Procura si apprende che si tratta di un atto dovuto per consentire ai due agenti di polizia di poter partecipare al contraddittorio tra le parti nell’ambito dell’accertamento tecnico irripetibile che verrà eseguito con riguardo all’autopsia del bandito ucciso durante le fasi della sua cattura. Se per il sistema giudiziario questo è “solo” un atto “dovuto” e di garanzia, per chi lo riceverà si tratterà invece e purtroppo di un atto d’accusa che di garanzia non avrà proprio nulla e ciò a causa delle conseguenze che esso provocherà sulla vita personale e professionale. Uomini che, si rammenta, per l’adempimento del proprio dovere stavano per rimetterci anche la propria vita come già aveva sacrificato la propria lo stesso Brigadiere Carlo Legrottaglie. Spese legali da affrontare, spese per un eventuale consulente tecnico da nominare, blocco degli avanzamenti di grado e molto probabilmente anche la gogna mediatica da parte di quella solita (e fortunatamente piccola) parte dell’opinione pubblica che, sollecitata dai noti istigatori di odio, non esiteranno un istante ad attribuire a quei poliziotti l’epiteto di “assassini”. Proprio come fecero con i carabinieri della vicenda Ramy senza che questi ultimi avessero alcuna responsabilità sulla morte di quel ragazzo durante la sua fuga. SIM Carabinieri chiede al Governo e al Parlamento di intraprendere la strada già annunciata sugli organi di stampa per modificare il sistema normativo e ciò al fine di introdurre nel tessuto normativo italiano una nuova “veste processuale” che si collochi a metà strada tra la persona informata sui fatti e il soggetto indagato. Un nuovo ruolo, dunque, da introdurre nel panorama delle norme processuali ossia quello del soggetto “indagabile” ma non ancora “indagato”. Una figura “ibrida”, in sostanza, che assicuri alla persona informata sui fatti e nei cui confronti emerga già nell’immediatezza l’assenza anche potenziale di qualsivoglia responsabilità penale, di poter comunque partecipare, nel contraddittorio tra le parti, ad atti garantiti a seguito dei quali la predetta responsabilità pur se assente in origine potrebbe tuttavia successivamente essere rilevata proprio dall’esito di quegli accertamenti. Si tratta di un istituto giuridico che consentirebbe finalmente di poter superare il paradossale risultato che l’attuale sistema normativo porta ossia quello di portare sul banco degli imputati e nel tritacarne mediatico uomini in divisa responsabili unicamente di aver fatto correttamente il proprio lavoro. SIM carabinieri anche attraverso il proprio Dipartimento Affari Giuridici si pone pubblicamente a disposizione di tutti gli organi istituzionali per qualsiasi confronto si voglia intraprendere per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo.

SIM CARABINIERI 

Rispondi