11 Luglio 2025
Comunicati SIM CCNews

Riunione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica: il SIM Carabinieri al Tavolo Tecnico per la valorizzazione della Dirigenza Militare

Roma. Si è svolta ieri 7 luglio presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’importante riunione del tavolo tecnico dedicato alle Forze di Polizia ad ordinamento militare. Un incontro atteso, che ha visto la partecipazione dei competenti uffici dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, unitamente alle sigle sindacali che vantano la rappresentatività richiesta dalla normativa vigente. Per quanto riguarda l’Arma, la rappresentanza era esclusivamente quella del Sindacato Italiano Militari Carabinieri (SIM Carabinieri).

Al tavolo, per il SIM Carabinieri, hanno preso parte il Gen. B. Antonio Basilicata, il Segretario Nazionale Luca Romano, il Col. Lorenzo Graticola quale esperto di amministrazione.

Emolumenti residuali e criticità strutturali

Nel corso dell’incontro è emersa in modo chiaro una questione che il SIM Carabinieri denuncia da tempo: gli emolumenti attualmente oggetto di negoziazione rappresentano un “residuo” delle risorse già ripartite dal DPCM in vigore, che destina la quota maggiore delle risorse al trattamento economico di base, lasciando spazi estremamente limitati alla contrattazione vera e propria.

Questa è la cornice normativa attuale, ma il SIM Carabinieri ha rimarcato con fermezza l’urgenza di un confronto con la componente politica del Ministero, al fine di discutere il forte disagio vissuto dalla categoria degli ufficiali, in particolare da quelli appartenenti ai gradi intermedi della dirigenza, come Maggiori e Tenenti Colonnelli.

Una tantum insufficiente e dignità professionale

Tra le ipotesi sul tavolo, si valuta la corresponsione di un’una tantum per il triennio in esame (2018-2020), che – conti alla mano – equivarrebbe a poco più di un caffè al giorno per ciascun ufficiale. Una misura simbolica, ma insufficiente a invertire la rotta. Il SIM Carabinieri chiede un cambio di passo: non bastano compensazioni simboliche per una dirigenza sottoposta a sacrifici enormi, trasferimenti continui, responsabilità crescenti e carichi di lavoro che impattano duramente anche sulla sfera personale e familiare.

FED: proposta per un Fondo Efficienza Dirigenti

Nell’occasione, il SIM Carabinieri ha anche avanzato la proposta di normare la creazione di un Fondo Efficienza Dirigenti (FED), finalizzato alla valorizzazione dell’impegno e della responsabilità della componente dirigenziale, senza che tale fondo intacchi le risorse del cosiddetto “fondino” già operativo per il restante personale.

Si tratta di un’iniziativa mirata a creare strumenti economici dedicati alla dirigenza, che rispecchino realmente il ruolo e i sacrifici degli ufficiali, tutelando al tempo stesso l’equilibrio complessivo delle risorse per tutta la scala gerarchica.

Uno sguardo ai trienni futuri

Il prossimo triennio 2021-2023 si preannuncia altrettanto povero di risorse. Si ipotizza una tantum cumulativa per i due trienni, ma il SIM Carabinieri guarda avanti e chiama in causa direttamente l’attuale Governo: per il triennio 2024-2026 è necessario prevedere stanziamenti straordinari e concreti, in grado di sostenere la tenuta della categoria.

Non si può pensare che la struttura gerarchica degli ufficiali premi economicamente solo chi raggiunge il grado apicale di Generale di Divisione. Chi sostiene l’Arma nei ranghi intermedi è spesso il più esposto, il più mobile, il più sacrificato – e conti alla mano, anche il più fragile economicamente.

Una sfida di leadership, oggi più che mai

Il SIM Carabinieri ribadisce che le sfide geopolitiche non sono una minaccia astratta: sono realtà che si stanno materializzando poco lontano da noi. In questo contesto, il Paese non può permettersi una dirigenza disillusa, economicamente precaria, emotivamente logorata.

Una macchina, per quanto efficiente, non può vincere senza un pilota motivato. La tenuta della nostra leadership militare passa per il riconoscimento del valore umano e professionale di ogni ufficiale, da chi ha appena assunto un comando fino a chi, con decenni di servizio, continua a rappresentare un punto di riferimento per le generazioni future.

Il SIM Carabinieri continuerà con determinazione la sua battaglia per la dignità, la valorizzazione e il giusto riconoscimento della categoria dirigenziale. (convocazione del SIM Carabinieri al Dipartimento della Funzione Pubblica in allegato). 

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