26 Settembre 2025
Comunicati SIM CCNews

L’Arma non è di serie B: il SIM Carabinieri si rivolge al Governo e pretende pari dignità operativa

Roma. Il SIM Carabinieri, attraverso il Segretario Generale Nazionale Antonio Serpi, afferma con chiarezza che l’azione del Governo sta relegando l’Arma all’angolo, trattandola come una forza di serie B e mortificando storia, ruolo e responsabilità di chi da oltre due secoli serve la Nazione, e denuncia che agli uomini e alle donne dell’Arma risultano tuttora preclusi o limitati strumenti operativi essenziali come l’accesso alle banche dati economico-finanziarie, ai registri degli alloggiati delle strutture ricettive e all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, una scelta che si traduce in indagini più lente, controlli meno efficaci e un servizio meno uniforme al cittadino. Sul piano strategico il SIM rileva che le decisioni assunte negli ultimi anni su sicurezza e intelligence non hanno valorizzato adeguatamente il patrimonio professionale dell’Arma, arrivando, secondo, il segretario Generale, a cambiare quasi integralmente i vertici dell’intelligence italiana senza un corrispondente riconoscimento della componente carabinieri, un segnale politico grave e ingiusto che indebolisce l’intero sistema Paese. Pur riconoscendo la costante attenzione e l’ascolto del Ministro della Difesa Guido Crosetto, a cui va il ringraziamento personale del Segretario Generale, il SIM Carabinieri sostiene che la sola vicinanza non basta e attacca l’Esecutivo perché perseverare in questa marginalizzazione significa consegnare ai Carabinieri strumenti spuntati e ai cittadini una sicurezza più fragile, negando quella buona tradizione istituzionale che ha sempre reso forte lo Stato italiano quando i Carabinieri sono messi nelle condizioni di operare con mezzi adeguati e regole chiare. Il sindacato pretende pari dignità operativa e chiede con urgenza l’equiparazione degli accessi alle banche dati nel rispetto della legge e di protocolli di sicurezza con tracciabilità e formazione, il coinvolgimento strutturale dell’Arma nei tavoli in cui si decide di prevenzione, intelligence, ordine e sicurezza pubblica, investimenti reali in tecnologia, interoperabilità e addestramento, nonché un monitoraggio stabile delle esigenze dei Reparti e delle Stazioni con tempi certi di attuazione. Il SIM Carabinieri chiede al Governo a rimettere l’Arma al centro delle scelte strategiche e a riconoscere con i fatti ciò che l’Italia sa da sempre, che i Carabinieri sono la forza di prossimità del Paese e meritano gli stessi strumenti degli altri Corpi, perché la legge sia davvero uguale per tutti e la tutela dei cittadini non dipenda dall’etichetta dell’uniforme. La lealtà alle Istituzioni, la disciplina e l’onore non significano silenzio di fronte a un torto e per questo il SIM ribadisce con fermezza che l’Arma non è e non sarà mai di serie B, e che a Palazzo Chigi spetta la responsabilità di correggere subito la rotta e segnare, con un atto concreto, il rispetto dovuto a chi ogni giorno porta il Tricolore tra la gente.
SIM CARABINEIRI SEGRETERIA GENERALE

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