SIM Carabinieri ricorda la Strage di Anghiari: 81 Anni di memoria e onore
Roma. Il 18 agosto 1944, ad Anghiari in provincia di Arezzo, la violenza cieca dei nazisti in fuga si abbatté sulla caserma dei Carabinieri e sulla popolazione civile. L’esplosione di una bomba provocò la morte del Maresciallo Adamo Capulzini, del Vicebrigadiere Saverio Faraone e del Carabiniere Girolamo Fiorini, insieme a dodici innocenti: donne, uomini e bambini che pagarono con la vita la ferocia della guerra. Tra loro vi furono Teresa Pieracci, Pasquale Meoni, Probo Palombini con i figli Roberto e Armando, la piccola Mafalda Iolanda Leucalitti di appena undici anni, Elena Bartolomei, Dante Giuseppe Meoni, Ida Salleolini, Maria Giuseppa Locci, Teresa Socali e Marietta Inci. Ottantuno anni dopo, il SIM Carabinieri si unisce nel ricordo di quel sacrificio, abbracciando idealmente le famiglie e l’intera comunità di Anghiari. Onorare la memoria di quei Carabinieri e dei civili caduti significa custodire il senso più autentico del dovere, della giustizia e della libertà, affinché le nuove generazioni possano riconoscere in quel dolore un’eredità di coraggio e dignità.
La memoria è responsabilità collettiva: non dimenticheremo mai.
SIM CARABINIERI