SIMCC Friuli: risolvere lo stress da lavoro correlato.
Mentre il mondo del lavoro, che ha preso coscienza di un’età pensionabile sempre più lontana con un arco temporale lavorativo sempre più grande, crea nuove figure professionali che puntano al miglioramento del welfare a tutela della salute e del benessere del personale, alcuni Comandi della nostra benemerita amministrazione fanno pericolosi passi indietro, regredendo su tutte quelle tematiche che da anni si è cercato di migliorare.
Alcune strutture della nostra amministrazione, non contente di essere incapaci a trattare la programmazione dei turni servizio, lasciandoli all’umore mattiniero di questo o quel comandante, reagiscono con discredito alle direttive in materia, emanando ordini interni che sembra sfuggano alle sempre più frequenti visite gerarchiche, anzi l’agire quotidiano di alcuni Comandi è addirittura contrario alle stesse, come se le pressanti circolari che oramai ogni Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri che si avvicenda, ribadisce, non abbiano mai raggiunto i reparti ai vari livelli.
In Friuli-Venezia Giulia spicca per meriti all’indifferenza verso il benessere del personale un noto comando Compagnia Carabinieri nel Goriziano.
Ormai decimato dai TRASFERIMENTI SU RICHIESTA del personale dipendente che dovrebbe fungere da campanello d’allarme per la scala gerarchica, anche nel rispetto di chi vive ormai alla giornata.
Una gestione priva di comunicazione con il personale dipendente, dove ad alcuni Comandanti di stazione vengono imposti dei turni “in barba” a quelli già programmati senza dare nessuna spiegazione, se non la frase “è un ordine devi eseguire”, come se ci si riferisse al proprio animale domestico e che ci si guarda bene dal mettere per iscritto perché VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, e prendersi o non prendersi le responsabilità di quello che si dice è facile, di quello che si scrive lo è meno.
Come disse qualcuno “comandare è meglio che …”, era un vecchio detto siciliano utilizzato da un mafioso per essere precisi, non è quindi motivo di vanto o almeno non lo dovrebbe essere, ma ci teniamo a sottolineare che ogni volta che si entra nel merito delle decisioni di un Comandante di Stazione, senza dare tra le altre cose nessuna motivazione, stravolgendo la programmazione che con tanta fatica quel Comandante ha cercato di comporre in tutela dei propri uomini e del cittadino nonché, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione, con un reparto in sotto organico, confrontandosi con i suoi uomini con la quale lavora fianco a fianco ogni giorno, ascoltato le esigenze famigliari di tutti, per i riposo per le licenze, per i servizi, si entra anche nel merito delle vite personali e delle famiglie di tutti, si entra nel merito della promessa fatta ai propri figli di uscire assieme, si entra nel merito della visita medica prenotata, nel merito degli interessi personali, nel merito della serenità della persona di vedersi cambiare il turno di servizio come se si assistesse all’estrazione della lotteria.
Certo, chi quasi sempre pranza e cena con i propri cari ad orari decenti e può programmarsi la vita personale perché da solo si gestisce la giornata lavorativa, poco può comprendere chi la giornata lavorativa la vive “alla giornata”.
Questo è ormai l’ennesimo comunicato che questo sindacato ha pubblicato, la gestione della predetta Compagnia carabinieri, è conosciuta in tutto il Friuli e non per meriti sicuramente, ma non si può fare a meno di notare l’indifferenza di chi dovrebbe e deve verificare e intervenire.
Il personale è ormai all’esasperazione, aspettiamo il prossimo gesto estremo, il prossimo collega che cade in depressione così poi faremo un’accurata analisi di tutti i nostri ormai infiniti interventi che ormai da tempo avvisano della situazione, e della sordità dell’amministrazione.
IL SIM Carabinieri Friuli-Venezia Giulia chiede un tavolo di lavoro per il raggiungimento di un accordo sulla misurazione dello stress da lavoro correlato in riferimento a orari e turni di lavoro.
Il SIM Carabinieri, chiede venga attivato quanto prima ai sensi D.Lgs. 81/2008 (T.U. sulla Salute e Sicurezza sui posti di lavoro). La valutazione dello stress da lavoro-correlato, tra l’altro dal 2004 è obbligo datoriale la valutazione periodica dello stress da lavoro correlato negli ambienti di lavoro ed il D.Lgs. 81/2008 impone che la relativa valutazione sia parte integrante del documento di valutazione dei rischi che, altrimenti, è da considerarsi incompleto dando vita, tra l’altro, a sanzioni penali per il datore di lavoro.
SIM CARABINIERI
Segreteria regionale Friuli-Venezia Giulia