6 Ottobre 2024
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Il saluto di Roma al Vice Brig. Mario Cerciello Rega

Roma – Una piazza che a stento riesce a contenere quanti, dalle prime ore del pomeriggio, sotto la pioggia, hanno atteso per poter rendere onore al Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega. Noi come Sim Carabinieri eravamo lì, a sostenere i colleghi, ad ascoltare il loro dolore e la loro rabbia per un gesto atroce che ha colpito un fratello. E anche i romani perbene erano lì, in una lunga fila ordinata che si è snodata lungo i vicoli del centro. Con loro tanti turisti, tanti extracomunitari, tanti americani, gente comune, giornalisti da tutto il mondo, politici e personaggi famosi, uniti dal dolore per un evento tragico che ha scosso Roma e tutta la nazione. Perche il dolore unisce le genti ed i popoli. Che ora attendono azioni e risposte certe dalla politica per arginare questa spirale di violenza in cui il paese è attanagliato. L’ abbraccio di Roma è stato anche per Rita Dalla Chiesa, in lacrime e visibilmente provata, da sempre vicina e in difesa dei Carabinieri. E poi fiori, tanti, a riempire l’entrata della Stazione di Piazza Farnese e della cappelletta dove è stata allestita la camera ardente, da parte della città, degli abitanti del quartiere, dei Commissariati di Polizia confinanti e del Sim Carabinieri. Forte la commozione all’arrivo del feretro seguito da un lungo applauso e avvolto poi col tricolore. Come lunghi sono stati gli applausi che hanno accolto l’arrivo della nutrita delegazione della Polizia di Stato che per prima, nei giorni scorsi, aveva dimostrato vicinanza ai colleghi di giubba, con le volanti a sirene spiegate sotto il Comando Generale dell’Arma. C’erano tutti i nostri militari delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine. Uno schieramento fisso della Guardia di Finanza proprio nel chiostro di Palazzo Aldobrandini, e poi gli Alpini, i volontari della Croce di Malta, a cui apparteneva Mario, e i Carabinieri, accorsi da tutta Italia per salutare il loro collega. Così come Generali e graduati dell’Arma e gli Stati Maggiori della Difesa, a stringersi forte intorno alla giovane vedova, composta e solenne nel suo dolore, ed ai familiari. Il Comandante Generale Nistri ha accompagnato il premier Conte all’interno della camera ardente poco prima dell’arrivo della Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, della Sindaca di Roma, Virginia Raggi e di Giorgia Meloni, che, con occhi lucidi, ha salutato uno per uno i militari di picchetto prima di complimentarsi con il vice presidente del Sim Vito Turco ed i segretari nazionali presenti. Confusi tra la folla in coda, il professor Michele Mirabella, Carabiniere ad honorem e sempre presente al fianco dei nostri militari e che ci ha reso partecipi dei suoi ricordi più belli per l’Arma, manifestandoci tutta la sua amarezza per questo tragico evento e, l’Europarlamentare Simona Baldassare, la quale non è riuscita a contenere la commozione. ” Provo tanta tristezza e tanta rabbia per questa situazione ” ha dichiarato ai nostri microfoni ” Le Forze dell’Ordine devono essere tutelate, perché rischiano la propria vita per difenderci e rischiare poi di essere accusate per aver usato l’arma in dotazione. La politica dovrebbe lasciar lavorare il Ministro dell’Interno alle giuste leggi in programma per tutelare i nostri Carabinieri. Paradossale sentire la polemica di queste ore sull’ assassino bendato. La vittima è una sola ed è Mario, morto mentre svolgeva il suo lavoro. E proprio per questo la sua memoria va difesa e tutelata.”

Difesa e tutelata da quelle persone che dovrebbero dare l’esempio, perché hanno le funzioni di trasmettere ed insegnare il senso civico e non quelle di scrivere sui social ” uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente” perché quello sguardo resterà nei nostri cuori per sempre. E nella coscienza di chi certe frasi le ha pensate e scritte, ammesso ne abbia una!

Vice Presidente Sim Vito Turco Prof. Michele Mirabella

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