Il SIM Carabinieri T.A.A. sollecita la reinstallazione dei distributori automatici al 7° Reggimento Trentino-Alto Adige

Laives.  Il benessere del personale rappresenta, per il SIM Carabinieri, una priorità imprescindibile. Spesso, tale obiettivo si costruisce a partire dalle piccole cose, da quei gesti quotidiani che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro più umano, coeso ed efficiente. In questo contesto, appare evidente quanto momenti di condivisione, come il semplice “bere un caffè insieme”, abbiano un valore che va oltre la pausa: si tratta di occasioni preziose per rafforzare lo spirito di corpo, alimentare relazioni positive tra colleghi e offrire un momento di ristoro durante i turni di servizio, specialmente quelli notturni. Purtroppo, i militari del 7° Reggimento Carabinieri Trentino-Alto Adige di Laives si trovano oggi privi non solo di uno spaccio, ma anche dei distributori automatici di bevande e snack, rimossi recentemente senza che vi sia stata un’immediata alternativa. Questa situazione sta generando notevoli disagi per il personale in servizio, in particolare per chi presta attività al corpo di guardia durante la notte, privato di un servizio essenziale per il recupero psico-fisico. La mancanza di un punto ristoro adeguato penalizza anche i colleghi della territoriale che, accedendo alla caserma, non possono usufruire di un minimo supporto durante le proprie attività quotidiane. Per questo motivo, la Segreteria Regionale del SIM Carabinieri Trentino-Alto Adige esprime il proprio rammarico e chiede con forza che si proceda con urgenza alla reinstallazione dei distributori automatici, assicurando altresì che i prezzi dei prodotti siano equi e accessibili per tutti. Riteniamo che garantire un servizio di ristoro non sia solo un atto di attenzione verso chi ogni giorno svolge con dedizione e sacrificio il proprio dovere al servizio della collettività, ma rappresenti anche un investimento concreto nel benessere, nella motivazione e nella qualità della vita lavorativa del personale. Confidiamo  nella rapida adozione di misure che pongano rimedio a questa situazione, restituendo al personale un servizio essenziale e simbolico al tempo stesso.

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