20 Aprile 2024
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“Sa vida pro sa patria”.

 

“LA VITA PER LA PATRIA” il motto dei temutissimi Dimonios , “i Diavoli” del 152° Fanteria della Grande Guerra, l’attuale Brigata Sassari dell’Esercito Italiano.
Una frase breve ma che dice tanto, quasi quanto un poema.
Un poema fatto di sacrifici, di sudore, di abnegazione, di sangue versato per la Patria. Un poema che descrive, se ancora ce ne fosse bisogno, chi è il soldato italiano
È primo fra tutti i soldati in Patria, chi è il Carabiniere!
Quel “Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi, e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato, per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”, pronunciato chissà dove e chissà quando che riecheggia nelle nostre orecchie per tutta una vita. E fino alla fine della vita! Ecco, io immagino così. Immagino che chiunque di noi all’atto dell’estremo sacrificio, vuoi in battaglia, quanto in un letto di ospedale, attaccato alla vita attraverso il rumoroso respiro di un ventilatore polmonare, abbia avuto il conforto, seppur nella solitudine dell’isolamento sanitario, del sentire riecheggiare le parole del SUO GIURAMENTO.
Sa vida pro sa Patria. La Vita per la Patria.
E non importa se il nemico in quel momento sia stato subdolo e invisibile come questo maledetto virus che sta mietendo tanti, troppi lutti, in Patria e fuori: il Giuramento è uno.
Lo “Status Militis” è simile ad un Sacramento e, per noi Soldati, cessa forse solo al momento del trapasso, e nemmeno allora! Così come lo Spirito, fiero e indomito di un Soldato, per di più Carabiniere, tale rimane per l’Eternità.
Così come certo rimane il conforto di aver fatto il proprio Dovere, in Guerra come in Pace, sino alla fine, per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni.
E allora ONORI:
ONORI a Fabrizio, a Mario, a Claudio, a Massimiliano e a tutti i colleghi di ogni ordine e grado che non hanno avuto alcuna esitazione a “donarsi”, a “donare la propria Vita alla Patria”.

Giuseppe Di Piazza, Segretario aggiunto SIM Lazio.

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