Fiesole, 12 agosto 1944: tre divise, un solo cuore. Il sacrificio che salvò dieci vite
Fiesole (FI). Il 12 agosto 1944 è una data che resterà per sempre impressa nella storia dell’Arma dei Carabinieri e della Nazione italiana. In quel giorno di piena estate, mentre le truppe alleate avanzavano verso Firenze e i tedeschi si ritiravano seminando distruzione e paura, tre giovani Carabinieri – Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola – compirono una scelta destinata a diventare leggenda. La Stazione Carabinieri di Fiesole, dove i tre militari prestavano servizio, era già impegnata nella lotta clandestina contro l’occupazione nazista. La tensione era altissima: le forze tedesche, venute a sapere che i Carabinieri della Stazione si erano uniti agli insorti, catturarono dieci civili scelti a caso tra la popolazione del piccolo borgo. Li trattennero come ostaggi e lanciarono un ultimatum: se i militari non si fossero presentati immediatamente, gli innocenti sarebbero stati fucilati. Fu in quel momento che La Rocca, Sbarretti e Marandola, uniti da un vincolo di fratellanza e senso del dovere, decisero di consegnarsi. Sapevano bene quale sarebbe stata la loro sorte, ma nessuno dei tre esitò. La mattina del 12 agosto si presentarono al comando tedesco. In cambio della loro resa, gli ostaggi furono liberati. Pochi minuti dopo, i tre Carabinieri vennero condotti davanti al plotone di esecuzione e fucilati. Il loro sacrificio non fu un atto impulsivo, ma la lucida e consapevole scelta di anteporre la vita di dieci innocenti alla propria. Un gesto che, a distanza di oltre ottant’anni, continua a parlare alle coscienze, a ricordarci cosa significhi davvero onorare l’uniforme e servire il Paese. A guerra conclusa, alla memoria dei Tre Martiri di Fiesole fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la motivazione che ne riconosceva l’eccezionale coraggio e l’altissimo senso di umanità. Il SIM Carabinieri, nell’anniversario di quel tragico ed eroico evento, onora la memoria di Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, rinnovando l’impegno a custodire e tramandare il loro esempio alle nuove generazioni di militari.
Onore ai Tre Martiri di Fiesole. Il loro sacrificio è la nostra eredità e la nostra guida.
SIM Carabinieri