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L’influenza dei social network sull’immagine corporea negli adolescenti

ROMA – Con l’avvento dei social network il modo di comunicare ed interagire con l’altro è drasticamente cambiato: tali piattaforme hanno permesso di connettere persone estremamente lontane tra loro, abbattendo distanze che prima potevano sembrare insormontabili. Nonostante ciò, i social non hanno portato solo benefici, ma anche innumerevoli problematiche, soprattutto nei più giovani. Eventi di bullismo trovano terreno fertile sui social, dove il bullo, nascosto dietro ad uno schermo, può non preoccuparsi del confronto sociale con la propria vittima. Stesso discorso vale per l’importanza dell’immagine corporea, che a causa delle piattaforme social, ha subìto notevoli cambiamenti. Diversi studi hanno dimostrato l’effettiva influenza negativa dei social network sul comportamento delle persone, provocando in alcuni casi e soprattutto negli adolescenti, conseguenze estremamente negative sul piano psicologico. È stato osservato come le attività sui social che puntano sulle immagini, vadano ad incoraggiare comportamenti volti al processo di interiorizzazione di ideali di magrezza e muscolosità. Una ricerca condotta da Faelens e collaboratori nel 2021, ha dimostrato l’eccessivo utilizzo di Instagram influenza gli indicatori di salute mentale, favorendo l’insoddisfazione dell’immagine corporea, un maggiore confronto sociale, e a sintomi di disturbi alimentari. Tali conseguenze derivano dall’immagine collettiva del fisico perfetto che, i social network utilizzati anche come vere e proprie piattaforme di lavoro, hanno aiutato ad imporre quotidianamente, settando degli standard di bellezza ideali.

Confronto sociale
Se quanto detto per il cyberbullismo corrisponde a verità, è anche necessario descrivere il rovescio della medaglia. Se da un lato abbiamo descritto i possibili comportamenti di un soggetto che utilizza i social per accrescere la propria autostima attraverso il danneggiamento dell’altro, è anche giusto menzionare gli effetti negativi del confronto sociale in prima persona. Questo induce molti utenti a idealizzare degli standard irrealistici promossi dai social, basti pensare all’industria della moda che normalizza ed incoraggia il perseguimento di canoni estetici irrealistici e non inclusivi. La sensazione di dover somigliare alla modella di turno viene vissuta come imperativo assoluto e questa ossessione favorisce l’insorgenza di sintomi depressivi, dismorfismo corporeo, disturbi alimentari e forti stati d’ansia.

Fear of missing out (FOMO)
Un altro fenomeno in forte espansione è rappresentato dalla FOMO, termine ormai famosissimo tra i più giovani, che rappresenta la paura di essere esclusi. Come per i canoni estetici sopracitati, il senso imperativo è di dover esserci e di dover dare la migliore immagine di sé possibile. Anche questo fenomeno è racchiuso tra le nuove problematiche dei social network, anche se è sempre esistito: la differenza col passato è una massiccia esposizione all’esperienza altrui tramite social, grazie alla creazione di contenuti in tempo reale che permettono di sbirciare la vita altrui pur non prendendovi parte in prima persona. La paura di essere escluso è molto comune tra gli adolescenti, in quanto in quest’età si è molto fragili e si tende ad avere un forte bisogno di appartenenza al gruppo e trarre da questo rinforzo sociale.

LA BODY POSITIVITY: UN MOVIMENTO SOCIALE PER L’INCLUSIONE

La body positivity nasce come movimento sociale di risposta al body shaming, andando a promuovere l’accettazione del proprio corpo senza focalizzarsi sui canoni estetici promossi dalla società, favorendo la salute piuttosto che il semplice aspetto esteriore. Negli ultimi anni, l’impatto significativo della body positivity è stato evidenziato dall’adozione di normative governative da parte di paesi centrali come Regno Unito, Norvegia ed Israele. Tali normative impongono l’uso di etichette per segnalare agli utenti social quali contenuti hanno subito modifiche digitali. Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato diverse criticità legate al mondo body positivity: se da un lato tale movimento mira a favorire l’accettazione del proprio corpo, dall’altro, le critiche ricevute da attivisti e aziende della moda si concentrano sul rischio di promuovere come sani comportamenti che possono condurre ad obesità. Infine, il movimento della body positivity ha guadagnato sempre più visibilità e sostegno negli anni, incoraggiando le persone a liberarsi dei vincoli esercitati dall’autocritica, dando a tutti un’opportunità per sentirsi bene con sé stessi e celebrare la diversità. Proprio perché non si tratta solo di amare il proprio corpo, ma di iniziare ad accettarsi per poter accettare l’altro.

Per qualsiasi informazione in merito potete contattare il Dipartimento Salute e Benessere del SIM, chiamando al numero 3331829832 o scrivendo all’e-mail psicologiamilitare@simcarabinieri.cc

 

 

SIM CARABINIERI           
Dipartimento salute e benessere
Responsabile Dott.ssa Laura Seragusa
Antonio Romio – Federico Sanità – Matteo Fiore – Valentina Nardella – Erika Segala

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