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Partecipazione alle funzioni in rappresentanza dell’Istituzione Arma dei Carabinieri

AVELLINO – Lo scorso 12 Marzo, presso il Duomo di Avellino, si sono tenuti i funerali  di un nostro collega in quiescenza, nonché padre di un  sovrintendente Arma in servizio e di una collega appartenente alla Polizia di Stato.

In una cornice struggente caratterizzata da un’atmosfera triste, intrisa di dolore e commozione, constatare la presenza sul sagrato di un nutrito schieramento di Carabinieri  impegnati ad accogliere il feretro di un loro “fratello d’Arma”, ritorna per i congiunti  come l’inizio del processo di consapevolezza dell’assenza del loro caro, mentre per chi indossa  questa onorata uniforme, rappresenta il rafforzamento dei nostri valori e delle nostre tradizioni da rispettare, custodire e tramandare alle future generazioni.

La presenza di una rappresentanza anche nei riti funebri è sempre momento di riflessione sul valore del tempo e della vita, ed oltre a configurarsi come la celebrazione dell’ultimo saluto  al defunto collega è pur sempre un spunto alla riflessione soggettiva per domandarsi quali valori e ricordi sono stati trasmessi e lasciati ai propri cari nonché alle giovani leve.

Questa Segreteria desidera esprimere un plauso alla scala gerarchica, in primo luogo verso il Comandante Provinciale di Avellino, per i continui sforzi sinora profusi già vettori di lampanti e notevoli cambiamenti raggiunti sinora.

Contestualmente, però, si chiede di porre anche maggiore attenzione nel sensibilizzare le figure preposte a garantire la “presenza”, anche non propriamente fisica, verso colleghi ricoverati o assenti per malattia, atteso che in passato sono stati registrati episodi, sempre in ambito Comando di Corpo, per cui al Carabiniere ricoverato in seguito a lesioni subite in servizio, non è stata riservata neanche una semplice telefonata o un gesto di vicinanza da parte dell’Amministrazione.

Il senso di appartenenza e la vicinanza nei momenti difficili risuonano come aspetti, seppur delicati da assimilare,  pur sempre figli del nostro spirito di cameratismo, pertanto sarebbe opportuno conservarli e farne tesoro mettendoli in pratica non solo in situazioni “estreme” o di rappresentanza ma, soprattutto, nelle occasioni ove una parola, un gesto, un segno di presenza da parte della nostra Famiglia Arma rappresentano il consolidamento di un legame imprescindibile ed inspiegabile con l’Istituzione d’appartenenza.

 

SIM CARABINIERI
Segreteria Provinciale Avellino

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